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La presenza della Cornacchia grigia a Nichelino e dintorni

Sempre più sovente, in ambienti periurbani e, oramai, anche in città, capita di vedere gruppi di cornacchie grigie saltellare sui campi e sulle strade alla ricerca di qualcosa da mangiare. L’aumento degli individui di cornacchie è legato a cause che presto vedremo. Cominciamo però con una veloce descrizione di questo nostro assiduo compagno.

La cornacchia grigia (Corvus cornix) è un uccello appartenente alla famiglia dei Corvidi (a cui appartengono, tra gli altri, anche il corvo, la taccola, la gazza, la ghiandaia, la nocciolaia e il gracchio).

Misura tra i 40 e i 50 cm di lunghezza, ha un’apertura alare che può raggiungere il metro e, da adulto, può arrivare a pesare tra i quattro e i cinque etti. Nell’ultimo ventennio le condizioni favorevoli al loro insediamento han fatto sì che la specie diventasse stanziale in Italia, mentre un tempo era tradizione osservarle nelle nostre campagne solo durante il periodo invernale. Nidifica sui rami più alti degli alberi in tarda primavera e depone tra le 4 e le 5 uova che cova per un periodo di circa 3 settimane. Possiede un regime alimentare pressoché onnivoro: la sua dieta spazia infatti dai semi agli insetti, passando per lombrichi, anfibi, uova, pulcini, micro mammiferi (topolini ed arvicole) fino ad arrivare ai resti di animali investiti che spesso recupera ai bordi delle strade o lungo i fossi. L’estrema rusticità di questo volatile è dimostrata anche dal fatto che non è raro vedere consistenti gruppi di cornacchie volteggiare sopra le discariche, dove trovano abbondante cibo. Da ciò si deduce che la prima misura di prevenzione per limitare la diffusione dei corvidi consiste proprio nell’eliminazione delle fonti alimentari artificiali di origine antropica, in particolar modo attraverso la corretta gestione delle discariche e dei punti di raccolta dei rifiuti.

La cornacchie grigia, come si deduce facilmente dal nome, si differenzia dalla cornacchia nera (Corvus corone) per il colore cenerino del dorso. Sistematicamente le due specie sono molto vicine e, quindi, si verificano casi di ibridazione con la nascita di individui che conservano caratteristiche morfologiche di entrambi i genitori.

E’ una specie facilmente adattabile ad ogni nuovo ambiente; addirittura si può affermare che proprio gli habitat modificati dalle attività umane abbiano favorito la loro espansione e spieghino in parte la loro diffusione eccezionale negli ultimi anni. E’ molto caratteristico, per via della musicalità non proprio aggraziata, il loro gracchiare. Tipiche delle cornacchie sono anche la spiccata territorialità, l’intelligenza e la temerarietà: non è raro vedere cornacchie che difendono il proprio territorio dall’avvicinarsi di uccelli anche più grossi attraverso minacciosi inseguimenti aerei. 

Le cause dell’eccezionale incremento della densità di cornacchia grigia nei nostri ambienti e della loro stanzialità sono da ricercarsi, come si è detto, nella crescente antropizzazione delle pianure e nelle mutate tecniche di coltivazione agricola. Studi recenti hanno messo in evidenza come l’affermazione dell’agricoltura intensiva abbia determinato un forte aumento della presenza della cornacchia grigia. In particolare, tale fenomeno è da correlarsi a due condizioni che si sono verificate anche nelle nostre zone di pianura e, ancor più nello specifico, all’interno del parco di Stupinigi: l’accrescimento delle superfici agricole coltivate a mais e l’invecchiamento di popolamenti artificiali di pioppi ibridi. Con le operazioni di mietitrebbiatura in principio dell’autunno vengono infatti involontariamente rilasciate al suolo le stoppie e quantità residue di semi sufficienti a fornire cibo a specie fortemente competitive come le cornacchie; inoltre la presenza di pioppeti maturi fornisce ambienti ottimali alle cornacchie per realizzare i loro ingombranti nidi e, laddove sono disponibili elevate superfici di impianti artificiali, la densità di questi può raggiungere valori estremi di più di 40 nidi per chilometro quadrato.

Nel marzo del 2015 e, successivamente, nel marzo dell’anno seguente, favoriti dall’assenza di foglie sulle chiome degli alberi, si sono eseguiti due censimenti diretti della densità assoluta di cornacchia grigia all’interno del Parco di Stupinigi. 

La scelta del sistema di campionamento è ricaduta sul metodo dei “transetti”, vale a dire percorsi effettuati all’interno dell’area indagata e dai quali vengono registrati e mappati gli individui e i nidi avvistati. In particolare si è utilizzata la variante del “transetto-fascia”.

Sull’intero sviluppo del percorso si è individuata una fascia di 400 metri (200 metri di profondità per ogni lato del tracciato) ed all’interno della fascia si sono effettuati i conteggi dei nidi e del numero di cornacchie presenti, stimando nel contempo la distanza perpendicolare del corvide rispetto al transetto.

Il tracciato percorso è stato individuato in modo casuale in funzione delle strade transitabili con l’automobile e della maggior variabilità degli ambienti. Muovendosi alla velocità costante di 10 Km/h, dal veicolo venivano avvistati gli individui e i nidi osservabili ed annotata la consistenza e la distanza approssimativa.

La lunghezza totale del transetto è così risultata di 24,1 Km per una area campionata pari a poco meno di 10 chilometri quadrati.

All’interno di tale superficie sono stati contati 24 nidi e 176 individui per una densità finale di 2,5 nidi ogni Kmq  e di 18,26 individui ogni Kmq nell’anno 2015. Nell’anno 2016 si sono censiti 25 nidi e 207 individui per una densità finale di 2,6 nidi ogni Kmq e di 21,47 individui ogni Kmq. I valori registrati risultano in linea con quelli rilevati in ambienti simili e riportati in letteratura. Dati che, al momento, collocano la densità stimata a livelli non insostenibili (benché al limite della soglia di guardia) ma che richiedono un costante monitoraggio ed eventuali azioni preventive di contenimento se i valori dovessero crescere.

ARTICOLO REDATTO DA:

Guardiaparco Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali Sede Operativa di Stupinigi

Viale Torino 4 Fraz. Stupinigi – 10042 Nichelino (TO), tel/fax 011 3587575 cell. 331 6670087

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